La storia e il significato della Bandiera dei quattro mori della Sardegna
La Bandiera dei quattro mori, nota anche come bandiera della Sardegna o bandera de sa Sardigna in lingua sarda, è il principale simbolo della Sardegna. La Regione autonoma l’ha ufficialmente adottata nel 1950. Essa è caratterizzata dalla Croce di San Giorgio e da quattro teste di moro bendate, una in ciascun quarto separati dalla croce rossa.
Secondo la legge regionale 15 aprile 1999, n. 10, l’aspetto della bandiera è così descritto: “campo bianco crociato di rosso con in ciascun quarto una testa di moro bendata sulla fronte rivolta in direzione opposta all’inferitura.” Tuttavia, storicamente la fronte delle teste di moro era rivolta verso l’inferitura.
il significato
La bandiera della Sardegna ha un significato controverso. Secondo alcuni studiosi, essa rappresenta la Reconquista spagnola contro i Mori, con la croce di San Giorgio e le quattro teste mozzate che rappresentano quattro importanti vittorie degli aragonesi in Spagna. Secondo altri, i mori rappresentano il Santo egiziano Maurizio e San Vittore di Marsiglia, e il simbolo sarebbe stato concepito tra l’Abbazia di San Maurizio d’Agauno e l’Abbazia di San Vittore di Marsiglia. In ogni caso, il simbolo dei due santi guerrieri o delle teste di moro mozzate lo fa diventare un emblema della cristianità combattente. Nel 1921, il Partito Sardo d’Azione riprese i quattro mori come proprio simbolo, ma il fatto che la bandiera non fosse di origini sarde fu denunciato dal professore Antonio Era nel 1950.
origini della bandiera della sardegna
La bandiera ha origini medievali e rappresenta i quattro Re Saraceni sconfitti dagli aragonesi durante la Battaglia di Alcoraz in Spagna. È storicamente legata alla bandiera dell’Aragona e alla Bandiera Testa Mora, simbolo della vicina isola della Corsica.
Il vessillo sardo, noto come Bandiera dei quattro mori, ha una storia complessa e la sua origine è ancora oggetto di dibattito. Secondo diverse tradizioni, la bandiera sarebbe stata commissionata dal papa Benedetto VIII nel 1020, creata da Re Pietro I di Aragona per celebrare la vittoria di Alcoraz del 1096, o concessa dal papa ai Pisani per aiutare i Sardi contro i saraceni di Musetto.
Tutte le teorie includono la rappresentazione delle quattro teste di moro recise, simbolo della sconfitta dei Mori.
La storia della bandiera sarda
Lo stemma dei quattro mori è stato utilizzato come simbolo del Regno di Sardegna sin dal XIV secolo. Durante i secoli, la sua rappresentazione è stata diversa a seconda dell’artista incaricato. Durante il Regno di Sardegna sabaudo, è stata introdotta l’iconografia della bandiera di San Giorgio, con la benda sugli occhi dei mori. Nel 1952, la bandiera dei quattro mori è stata adottata come bandiera ufficiale della Regione autonoma della Sardegna e nel 1999 è stata modificata per avere la benda posta sulla fronte dei mori.
Storia dello stemma e della bandiera della Regione Autonoma della Sardegna
La concessione ufficiale dei Quattro Mori come simbolo della Sardegna all’interno della Repubblica italiana è stata approvata relativamente tardi. Infatti, lo Statuto della Regione autonoma della Sardegna, istituito con la Legge costituzionale n. 3 del 26 febbraio 1948, non faceva riferimento a stemmi, bandiere o simboli.
Il disegno della bandiera sarda
Solo il 19 giugno 1950, durante una seduta del Consiglio regionale, è stato approvato lo stemma dei quattro mori, che è stato concesso alla Regione Sardegna attraverso un decreto presidenziale, il D.P.R. 5 luglio 1952. La bandiera, invece, è stata definita solo nel 1999 con l’approvazione della legge regionale n. 10 del 15 aprile 1999. La bandiera ufficiale è bianca con una croce rossa, e ciascun quarto è decorato con una testa di moro bendata sulla fronte rivolta in direzione opposta all’inferitura, che rappresenta una versione inusuale rispetto alle raffigurazioni storiche. Lo stemma è costituito dalla bandiera incastonata in uno scudo con ornamenti esteriori che ne fanno parte integrante, ed è descritto in termini araldici come “d’argento alla croce di rosso accantonata da quattro teste di moro al naturale, rivoltate, con la fronte bendata d’argento”.
Linee guida per l'esposizione corretta della bandiera della Regione Sardegna
La bandiera della Regione viene esposta all’esterno degli edifici pubblici e privati durante occasioni specifiche e in conformità alle normative vigenti. In particolare, l’esposizione della bandiera della Regione è obbligatoria per gli enti finanziati dalla Regione e in occasione di specifici eventi autorizzati dal Presidente della Regione. La bandiera deve essere esposta insieme a quella della Repubblica Italiana e dell’Unione Europea, seguendo le normative sull’esposizione delle bandiere e rispettando le modalità di esposizione in segno di lutto. L’esposizione da parte di privati è consentita purché avvenga in forma decorosa.
Le linee guida per l’utilizzo corretto dello stemma e dei simboli nelle comunicazioni ufficiali sono state definite con la deliberazione della Giunta Regionale n. 19 del 28 aprile 2015. Inoltre, tra le indicazioni fornite, sono stati definiti i colori ufficiali della bandiera.
Ampliamento dell'uso simbolico della testa di moro
Il Partito Sardo d’Azione adotta la bandiera sarda, Sardigna Natzione solo la croce nera su campo bianco. La bandiera “barras e moros” richiama i quattro mori e i pali rossi, simbolo della tradizione iberica, presenti nella bandiera del Regno di Sardegna fino alla fine del Quattrocento. Questa bandiera rappresenta la lotta del popolo sardo per l’autonomia.