granatieri di sardegna
I “Granatieri di Sardegna” sono un’unità militare dell’Esercito italiano che fa parte della Brigata meccanizzata, una grande unità di stanza a Roma.
In totale, le Bandiere dei reggimenti della specialità hanno ricevuto 3 croci di Cavaliere dell’Ordine militare d’Italia e 13 Medaglie al valor militare (4 d’oro, 7 d’argento e 2 di bronzo).
Fino al 2004, quando la leva militare è stata sospesa, l’altezza minima richiesta per entrare nei Granatieri di Sardegna era di 190 cm. Successivamente, il requisito è stato ridotto a 180 cm (185 cm per gli Ufficiali) a causa delle esigenze legate all’ergonomia nell’uso dei mezzi militari da combattimento.
Breve storia dei Granatieri di sardegna
Creati nel 1659 come Reggimento di Guardia del Regno di Sardegna, furono i primi granatieri in Italia. Il nome deriva dal fatto che nel 1685 il Duca Vittorio Amedeo II istituì la specialità dei soldati “granatieri”, addestrati e destinati a lanciare granate a mano.
Durante le campagne contro la Repubblica Francese, furono formati battaglioni granatieri, riunendo le compagnie dei vecchi reggimenti. Dopo la campagna del 1815, il reggimento divenne “Brigata Guardie”, e nel gennaio 1831 fu costituito il Reggimento Granatieri, che venne aggregato al Reggimento Cacciatori Guardie per formare la Brigata “Guardie”.
Dalla campagna risorgimentale alle guerre italiane
I Granatieri parteciparono alle campagne risorgimentali e furono organizzati in diverse brigate nel corso degli anni. Nel 1871, tutte le brigate di granatieri furono trasformate in brigate di fanteria di linea, tranne la brigata “Granatieri di Sardegna”. Nel 1902, i due reggimenti Granatieri furono trasferiti a Roma. Parteciparono anche alla guerra italo-turca e, nel 1912, venne costituito il Reggimento “Granatieri di Libia”.
La Brigata Granatieri di sardegna nella Grande Guerra e l'Impresa di Fiume
I Granatieri di Sardegna furono una brigata importante durante la Prima Guerra Mondiale, subendo molte perdite in battaglia. Dopo la guerra, furono destinati al presidio di Fiume, ma furono allontanati a causa di problemi con la minoranza croata. Sette ufficiali inviarono una lettera a Gabriele D’Annunzio, che portò all’Impresa di Fiume. La lettera esprimeva l’entusiasmo patriottico del popolo di Fiume e il loro giuramento di completare l’unità d’Italia.
"La XXI Brigata di fanteria e la 65ª Divisione "Granatieri di Savoia" durante il periodo tra le due guerre"
Durante il periodo tra le due guerre, la costituzione delle Brigate su tre reggimenti, in seguito alla legge sull’ordinamento del Regio Esercito del 11 marzo 1926, portò alla formazione della XXI Brigata di fanteria, che comprendeva il ricostituito 3º Reggimento “Granatieri”. Nel 1935, il I Battaglione del 3º Reggimento prese parte alla Guerra di Etiopia e nel 1936 fu costituita la 65ª Divisione fanteria “Granatieri di Savoia”, inquadrando la Brigata “Granatieri di Savoia”.
La divisione fu inviata in Africa Orientale Italiana, dove i suoi reparti furono impiegati in operazioni anti-guerriglia. Nel 1939, le Divisioni di fanteria furono articolate su due reggimenti, il 1° e il 2º Reggimento “Granatieri di Sardegna” furono assegnati alla 21ª Divisione fanteria “Granatieri di Sardegna”, mentre il 3º Reggimento “Granatieri Guardie” fu staccato e impiegato nel fronte greco-albanese durante la seconda guerra mondiale. Il reggimento si sarebbe distinto per la sua dedizione ed eroismo in combattimento.
Granatieri di Sardegna e di Savoia nella Seconda Guerra Mondiale
Durante la Seconda Guerra Mondiale, la 21ª Divisione fanteria “Granatieri di Sardegna” fu inviata sul fronte occidentale come riserva, ma non fu impiegata contro la Francia a causa dell’armistizio di Villa Incisa. Nel 1941, la 65ª Divisione fanteria “Granatieri di Savoia” fu sciolta a causa degli eventi bellici.
Nel settembre 1943, la 21ª Divisione prese parte alla difesa di Roma contro i tedeschi dopo l’armistizio, combattendo con la popolazione romana armata. Dopo la proclamazione dell’armistizio, la Divisione si sciolse, come quasi tutto l’Esercito Regio. La Divisione Granatieri venne ricostituita nel maggio 1944 in Sardegna.
La riforma della Divisione Fanteria 'Granatieri di Sardegna' nel dopoguerra
Dopo la Seconda Guerra Mondiale, la Divisione di fanteria “Granatieri di Sardegna” è stata ricostituita il 1º aprile 1948 a Roma, con il 1º Reggimento Granatieri come unico reggimento granatieri, il 17º Reggimento Fanteria “Acqui” e il 13º Reggimento Artiglieria da Campagna.
Inizialmente situata a Civitavecchia, la Divisione è stata successivamente rinforzata con un reggimento di artiglieria da campagna, il Gruppo Esplorante Divisionale “8° Lancieri” e le compagnie del genio Artieri e Collegamenti, che sono state poi elevati a livello di battaglione Genio pionieri e reggimento, rispettivamente.
Nel 1954, l’organico della Divisione era composto dal 1º Reggimento “Granatieri di Sardegna”, dal 17º Reggimento addestramento volontari “Acqui”, dal Gruppo cavalleria blindata “Lancieri di Montebello”, dal 13º e 18º Reggimento Artiglieria da Campagna, dal VIII Battaglione Genio Pionieri e dall’8ª Compagnia Trasmissioni. Un monumento ai Granatieri di Sardegna si trova a Castel Goffredo.
La trasformazione della Divisione fanteria motorizzata "Granatieri di Sardegna" negli anni '60 e '70
Nel 1959, la Divisione Corazzata “Pozzuolo del Friuli” venne sciolta e il 1º Reggimento Bersaglieri Corazzato fu acquisito e successivamente ceduto alla Divisione Corazzata “Centauro” nel 1963.
Altre unità, tra cui la 8ª Compagnia Trasmissioni, il 18º Reggimento Artiglieria da Campagna, e il ricostituito 3º Reggimento Fanteria Corazzato, furono assegnate alla Divisione Fanteria “Granatieri di Sardegna”.
Nel 1964, il XIV Squadrone Esplorante “Cavalleggeri di Alessandria” fu costituito e inquadrato nell’organico della Divisione. Nel 1975, l’organico della Divisione Fanteria Motorizzata “Granatieri di Sardegna” comprendeva il 1º Reggimento “Granatieri di Sardegna”, il 17º Reggimento Addestramento Volontari “Acqui”, il 3º Reggimento Fanteria Corazzato, il LXVII Battaglione Bersaglieri, il XXXI Battaglione Carri, la Compagnia Bersaglieri Controcarri, il XIV Squadrone Esplorante “Cavalleggeri di Alessandria”, il 13º Reggimento Artiglieria da Campagna, il Battaglione Genio Pionieri, il Battaglione Trasmissioni, e il Raggruppamento Servizi.
Brigata meccanizzata "Granatieri di Sardegna"
La Divisione “Granatieri di Sardegna” è stata abolita nel 1976 e sostituita dalla Brigata meccanizzata “Granatieri di Sardegna”. La brigata è composta da tre battaglioni meccanizzati, un battaglione di Bersaglieri, un battaglione di carristi, una compagnia controcarri, un gruppo artiglieria da campagna e una compagnia genio. Nel corso degli anni sono stati effettuati alcuni cambiamenti nell’organico della brigata, tra cui l’ingresso del 7º e del 8º Reggimento.
Campagne di guerra:
- Guerra di Successione di Spagna (1701-1713)
- Guerra di Successione di Polonia (1733-1738)
- Guerra di Successione d’Austria (1742-1748)
- Guerra delle Alpi (1792-1796)
- Guerre napoleoniche (1796-1815)
- Prima guerra d’indipendenza (1848)
- Seconda guerra d’indipendenza (1859)
- Campagna in Italia centrale e meridionale (1860-1870)
- Terza guerra d’indipendenza (1866)
- Eritrea (1895-1897)
- Libia (1911-12)
- Prima guerra mondiale (1915-1918)
- Seconda guerra mondiale (1940-1943)
- Guerra di Liberazione (1943-1945)
Missioni:
- “IBIS” in Somalia (1993)
- “Vespri Siciliani” (1992-1997)
- “SFOR” in Bosnia-Erzegovina (1997)
- Esercitazione NATO nella Repubblica di Bulgaria (2000)
- Missione “Joint Guardian” nella Repubblica d’Albania (2001, 2002)
- Missione in Kosovo (2005)
- Libano, “Leonte V” (2008-2009)
- Kosovo, KFOR (2010-2011)
- “Operazione Strade Sicure” (Italia) (2010-2011)
- Afghanistan, ISAF XXI (2013)
- Libano, “Leonte XV” (2013-2014)
- “Operazione strade sicure” (Italia) (2015-2018)
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