La canzone è un canto di protesta che denuncia lo stato di miseria e oppressione in cui versavano gli strati sociali più bassi verso la fine dell’Ottocento in Sardegna. “Nanneddu meu” è stata interpretata da numerosi artisti, tra cui Gruppo Rubanu di Orgosolo, Coro Peppino Mereu di Tonara, Coro degli Angeli, Tazenda, Cordas et Cannas, Bertas, Janas, Kenze Neke (con il titolo “A Nanni Sulis”), e Tenore e Cuncordu de Orosei e Ernst Reijseger al violoncello.